"Magistri Comacini", intesa per il rilancio del Lario
"I Magistri Comacini nella storia e per lo sviluppo del Lago di Como e della Valle d'Intelvi"
(Libri Scheiwiller, 2006
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e' il titolo di un volume, curato dall'assessore alle Culture, Identita' e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni.Il volume è stato presentato a Villa Erba di Cernobbio (Como) in un incontro al quale hanno partecipato amministratori locali, operatori culturali e semplici cittadini.
La valorizzazione dell'intero territorio lacustre e montano, quello compreso tra Cernobbio e Menaggio
che ingloba a ovest la Valle d'Intelvi e a est il promontorio di Bellagio,
è lo scopo del volume.
Inserito nel cosiddetto Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la valorizzazione culturale del Lago di Como e in particolare dell'area dei Magistri Comacini, sottoscritto il 31 gennaio 2005 e in fase di attuazione con interventi di restauro a chiese, monumenti, ville ed edifici civili, il volume offre uno straordinario percorso sulle tracce lasciate dai famosi costruttori, scultori e lapicidi già noti nel VII secolo e simbolo della forza creatrice dell'uomo e degli scambi culturali, nel rispetto delle diversità.
L'opera nasce in seguito a una ricerca culturale, che ha come epicentro l'Isola Comacina, ultimo baluardo del potere bizantino nel Nord Italia.
Era il 2000, quando il governo decise di mettere in vendita, con Villa Carlotta, questo prezioso gioiello della storia e dell'archeologia locale. La Regione iniziò allora un'azione di difesa di entrambi i beni culturali, riuscendo a scongiurarne la vendita. Dal nucleo dell'isola gli studi storici sono andati poi allargandosi, fino a comprendere la vasta area dell'Accordo Quadro, estesa per una superficie di oltre 210 chilometri quadrati, con una popolazione residente di circa 40mila abitanti.
Attraverso una ricca sezione iconografica, viene ripercorso l'iter storico-artistico dei Magistri Comacini, una vera e propria corporazione di costruttori, disposti a continui spostamenti per soddisfare le richieste dei committenti. Forse addirittura un antico collegio di arti e mestieri romano.
Le opere conservate sono qualitativamente e quantitativamente rilevanti. Impossibile citarle tutte. Bastino come esempio della magnificenza costruttiva e artistica dei lapicidi comaschi il complesso monumentale di Galliano presso Cantù che compirà nel 2007 mille anni di storia, San Pietro al Monte di Civate, Santa Maria del Tiglio a Gravedona o le chiesette di Sant'Agata a Moltrasio, di Santa Maria a Loppia di Bellagio, di Sant'Andrea a Casanova di Lenno e di San Maurizio a Porlezza.
"Si tratta - ha sottolineato l'assessore Albertoni - di uno sforzo di comunicazione importante; in esso sono contenute informazioni precise e puntuali su un progetto, il cui motore è una storia che risale a 1500 anni fa".
"Questo Accordo e questa collaborazione tra Regione Lombardia e i numerosi enti coinvolti - ha spiegato l'assessore Albertoni - sono ormai indicati a livello nazionale e internazionale come iniziativa modello di sviluppo culturale e turistico. Una collaborazione che dimostra come sia possibile che un progetto valido proposto dal territorio abbia un percorso razionale con indicazioni precise su quando si parte, con quali finanziamenti e quando si finisce".
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L'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale "Magistri Comacini" - Scheda
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I magistri comacini nella storia e per lo sviluppo del lago di Como e della valle d'Intelvi
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