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Torna Ecco il sistema di punteggio del nuovo circuito mondiale: 100 punti a chi vince il Tour, 85 per Giro e Vuelta. Bianco e blu i colori del primato. C'è il Pro Tour, mano alla calcolatrice. Il sistema dei punteggi del nuovo circuito mondiale, che sarà battezzato con la frazione d'apertura della Parigi-Nizza (6 marzo), prima delle 27 prove (più il Mondiale) che lo compongono, spinge a "pesare" le corse. Stimola confronti. Mette in palio una maglia bianca con colletto e maniche blu, il prestigioso vestito del primato: chi la indosserà dopo il 15 ottobre, dopo la chiusura del Lombardia, potrà fregiarsi della laurea di campione completo. Perché non basterà essere Robocop per tre sole settimane, oppure recitare da primadonna nella primavera del Nord e poi darsi alla macchia: la parola più pronunciata sarà "versatilità". Cento punti, il massimo, a chi sfilerà in giallo sui Campi Elisi di Parigi; 75 e 60 ai suoi compagni di podio, poi a scalare fino al punticino del ventesimo classificato del Tour de France. Giro e Vuelta sono un gradino più in basso: 85, 65 e 50 punti la dote che portano ai primi tre. Sullo stesso piano le 5 classiche monumento e le altre corse a tappe (dalla Parigi-Nizza di marzo al Giro di Polonia di settembre): 50, 40 e 35 punti (come il Mondiale, che premia solo il podio), poi a scalare fino al decimo posto: darà gli stessi punti vincere la Sanremo o il Giro di Catalogna, comprensibile più di una perplessità. Le corse di un giorno che restano mettono in palio dai 40 punti del primo all'1 del decimo classificato. Spiccioli ai vincitori di tappa nei tre grandi giri (3 punti) e nelle altre corse di più giorni (1 punto): sì, sarà il caso di dare una rispolverata anche al pallottoliere. Torna |