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Ma negli ostelli la stagione turistica va ancora in altalenaCorriere di Como -Zaino e sacco a pelo. Avventura, esplorazioni e amore. La vita del viaggiatore che pernotta negli ostelli, nell?immaginario collettivo, � associata a un?esistenza o, quantomeno, a una vacanza selvaggia e tutta da scoprire. Nei fatti la situazione, almeno nel Comasco, � per� diversa. Meno poetica, pi� ?normale?. Mentre infatti la stagione estiva lariana inizia a tracciare un bilancio positivo sul fronte turistico, gli ostelli devono fare i conti con una situazione diversa. �Abbiamo avuto una stagione altalenante - spiega Marcella Attardo, gestore dell?Ostello comunale di Como - e registrato grossi cali di presenze addirittura in luglio�. La struttura che ospita il dormitorio � quella delle antiche scuderie di Villa Olmo, sede fino a un mese fa della mostra di Magritte. �Generalmente - precisa Attardo - negli ultimi tre anni non abbiamo avvertito particolarmente l?influenza delle mostre. Qualche italiano in pi� c?� stato, ma non si tratta di percentuali significative�. Insomma, un periodo tutt?altro che felice. �Accusiamo un calo di presenze - aggiunge - forse anche perch� siamo un ostello di vecchia generazione, con camerate e con la divisione tra maschi e femmine. La situazione dura da un paio d?anni. Rispetto allo scorso anno siamo scesi di circa il 10% in fatto di presenze�. Situazione diversa all?ostello di Menaggio, dove il turismo � cambiato a seconda delle esigenze economiche, dei periodi di crisi o di benessere. �Le cose in questo periodo vanno molto bene - osserva il gestore, Alberto Ferrario - soprattutto rispetto ai mesi di giugno e di luglio. Va detto che la stagione � iniziata tardi, di fatto meno di un mese fa, e che ogni anno inizia sempre pi� tardi�. Secondo Ferrario l?ostello � una cartina di tornasole di quanto accade a livello internazionale. �Qualsiasi cosa avvenga nel mondo - spiega - noi la sentiamo. Crisi, guerre, momenti di tensione. � il turismo a recepire per primo un cambiamento�. Con gli anni l?ostello di Menaggio � stato testimone di un progressivo mutamento della clientela. �Oggi lavoriamo prevalentemente con le famiglie. Sono iniziate a arrivare dall?anno successivo all?entrata in vigore dell?euro. Italiane, ma soprattutto straniere. Siamo ormai un family hostel, pi� che un youth hotel�. Camere da quattro o sei posti letto e bagno incluso, a differenza della struttura di Como, rispondono alle esigenze di padri, madri e figli al seguito. �Crisi, problemi economici. Sono molti i fattori negativi che spingono le famiglie a risparmiare e a venire da noi. Una volta all?ostello si restava per due o tre notti, adesso si fanno vere e proprie vacanze di due settimane�. Altissimo, come sempre, il numero di stranieri tra i clienti. �Il 2005 � stato segnato da un?importante presenza di inglesi. Quest?anno al primo posto vi sono americani e tedeschi, seguiti da francesi e spagnoli. Il fatto curioso sono i belgi. Loro sono sempre presenti�. D.Cant. |
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