Clooney, arrenditi ti abbiamo pescato
Hollywood è sbarcata lul lago di Como per le riprese di "Ocean's Twelwe" -
Abbiamo eluso i diavoli custodi e agenti della CIA per raccontarvi di pizze
fatte in casa, acrobazie sugli sci d' acqua, baci clandestini e una festa che doveva restare segreta
di Alessandro Penna
Laglio (Como),
giugno
Questo ramo del
lago di Como è
il chilometro
più blindato più blindato
Italia: spazio aereo
sigillato e sorvegliato 24 ore su 24,
acque chiuse al traffico di barche, yacht
e paperelle, un intero paese in divieto di
sosta, dozzine di poliziotti, carabinieri e
guardie del corpo in
servizio iperattivo,
minaccioso e permanente. Mancano solo
i cecchini, e non e
detto che non siano
acquattati tra gli alberi e le siepi che accarezzano il lungolago. George Bush in
vacanza? Quasi:
George Clooney al
lavoro. Siamo a Laglio, 889 anime (una
volta) quiete appollaiate su uno dei piu
suggestivi scorci del
Lario. Qui, il piu fascinoso brizzolato
del pianeta ha cornprato casa nell'ottobre del 2002, qui,
con una scelta piuttosto curiosa per
chi dice di considerare la
privacy «un bene da difendere a tutti i costi», ha
suggerito e ottenuto che si
girassero le scene più
spettacolari di Ocean's
Twelve, il seguito di
Ocean's Eleven, film di furbi e di furti che tre anni fa
ripuli i botleghini di mezzo mondo.
Per Ie riprese, mezza
Hollywood e slata trapiantata senza anestesia a
Laglio: oltre al padrone di
casa, che ha ospitato il
cast al complelo nella sua
sterminata Villa Oleandra,
la contabilita delle stelle
comprende, in ordine di
apparizione, Matt Da-
mon, Brad Pin, Jennifer
Aniston, Catherine Zeta-Jones, Michael Douglas e
Vincent Cassel, ovvero
Monsieur Bellucci.
Se nella prima puntata,
la banda di simpatiche canaglie guidate da Danny
Ocean (Clooney) svuotava
le cassarorti del casino di
Las Vegas, nel sequel dovrà triplicare gli sforzi: ci
sono da sgraffignare un
preziosissimo documento
ad Amsterdam (la prima
azione mai quotata in
Borsa), un quadro a Cernobbio e il uovo di Faberge
a Roma. Bazzecole. Il vero
colpo e scassinare questo
bunker a cielo aperto costruito a furia di ordinanze comunali dal sindaco
di Laglio, 1'avvocato Giuseppe Mantero, e protetto
con zelo manesco da una
multinazionale di bodyguard. Ebbene, noi ci siamo riusciti. Noi abbiamo
gabbato i truffatori. Quella che segue e la radiografia di due settimane vissute segregatamente, tra fughe in motoscafo, depistaggi, intimidazioni e
piccole tenerezze clandestine.
Lo sbarco. Clooney e
atterrato al n. 20 di via Regina, dove sorge Villa
Oleandra, 1'ultimo giomo
di maggio: oltre a una muta di bagagli e di agent i di
sicurezza, si e portato dietro anche la fidanzata in
carica, 1'inglesina Lisa
Snowdon, modella incrociata e sedotta sul set della
pubblicita del Martini
(nello spot, respingeva il
bel George con lo slogan
"No Martini, no parlv";
nella vita non e stata altrettanto coraggiosa).
Durante Ie 96 ore che
hanno preceduto lo sbar-
co del primo ospite, 1'ex
pediatra Ross ha fatto lunghi giri in moto e si e scatenato in cucina con la
sua nuova specialita: la
pizza fatta in casa. «Per
ben tre sere, ci ha ordinato la pasta della pizza, i
pomodori, la mozzarella e
il prosciutto», dice la titolare della pizzeria San
Bernardo, a
Carate Urio.
Un gioco da
ragazzi, poi,
fabbricare
rnargherite e
calzoni nel forno a legna che
1'atlore ha ereditalo dai precedenti proprietari di Villa Oleandra,
gli Heinz, signori del ket-
chup.
Il 5 giugno e arrivato
Matt Damon, anch'egli in
dolce compagnia: accanto
al genio ribelle. splendeva
Luciana Barroso, bellezza
ispanica che Matt ha riscattato da un bancone di
un bar della Florida. Insieme con il collega, George
si e dedicate a lunghe gite
in motoscafo e al bombardamento dei fotografi che
accerchiavano, da terra e
dal lago, la villa: bottigliette (vuotel di birra e gavet-
toni i proieltili preferiti, e un premio "cecchino d' oro" a
Damon che ha centrato un paparazzo con una lattina (piena) di coca cola.
Brad Pin e Catherine
Zeta-Jones sono sbarcati il
6 giugno, con un pulmino
carico di attrezzi per la palestra e la coppia di segugi
Jennifer Aniston-Michael
Douglas, turisti non per
caso: secondo
le malelingue.oltre a visionare qualche villa della
zona,la Rache1 di
Friends e il
Gecko di Wall
Street volevano evitare che
i rispettivi compagni cedessero a tentazioni extraconiugali. II 7 giugno e
stato il giorno di Vincent
Cassel, di Julia Roberts e
del suo pancione di tre
mesi. La Bellucci, molto
opportunamente, e sbarcata a braccetto del pianeta Venere, la mattina del1'eclissi (8 giugno).
Mentre piovevano stelle
sul loro paesino, le autorita di Laglio preparavano
il recinto per attori e truppa al seguito. II parroco
Don Mauro Stefanoni ha
lanciato un appello a fedeli e infedeli (giornalisti e Paparazzi) "affinché il nostro concittadino George e
dei suoi amici attori possano disporre della quiete
di cui hanno bisogno», Piu
concreto. il sindaco Mantero, poi imitato dal suo
collega di Cernobbio, ha
emesso una slavina di ordinanze: divieto di sorvolo
su Laglio e dintomi (per 5
chilometri). divieto di navigazione atlorno a villa
Clooney, divieto di sosta
per 1.500 metri di lungolago e una raffica di controlli su turisti e non residenti.
In piu, coprifuoco lacustre: a ogni imbarcazione
era proibito awicinarsi a
meno di 500 metri dai motoscafi delle star, e a far rispeltare il diktat erano
schierati carabinieri, guardia di finanza e tre gommoni messi spontaneamente a disposizione dal
Circolo Vela di Como.
Su tutti una legione di
diavoli custodi, guidati dal
nerboruto Giovanni, napoletano vivace: ai fotografi che sbucavano da
barchette e cespugli. i gorilla hanno scagliato sassi,
lattine e il grido di guerra
«A morte i paparazzi». Se-
condo indiscrezioni, a vegliare sugli astri di Hollywood c'erano anche
agenti della CIA, pronti a
parare eventuali, improbabili attentati terroristici.
Una mezza conferma e arrivata dal meno scorbutico
delle guardie private di
Clooney, che ci ha svelato:
«Tanta security non e solo
per i fan: devi capire, e un
momento storico particolare, e loro sono i simboli
dell'America».
Giomate particolari.
Le riprese sono panite il 7
giugno, spalmate tra Lierna. Villa Erba (Cernobbio), Varenna e Villa
Oleandra. Per gli attori
impegnati sul set, sveglia
alle 8 e breakfast abbondante, offerta da un noto
pasticciere comasco e recapitata via lago: muffin
(il dolcetto
preferito da
Damon e
Pitt), crostata di fragole
(feticcio di
George e Lisa), torta bavarese e pasticcini, con la
Roberts, aiutata dai due
gemellini che le nuotano
nel pancione, a fare la
parte della leonessa.
Consumata la colazione, i divi venivano portati
a Villa Erba con due bolidi delle acque: il Colombo
31 di Clooney e 1'avveneristico AquaRiva, 1'ultimo modello della Riva,
che e un po' la Ferrari dei
motoscafi.
Erio Matteri, autista
d'eccezione e anima di un
famoso canliere nautico di
Lezzeno, e rimasto stupefatto dall'affabilita dei suoi
passeggeri: «In Italia. non
esistono milionari cosi
gentili e alla mano: George
mi ha riempito di pacche
sulla spalla e insisteva da
matti perche mangiassi
sempre al loro tavolo; Damon era il piu gentile di
tutti, non faceva che dire
in italiano "per favore, grazie mille, prego"; Brad era
piu sulle sue, ma sempre
sorridente». Ogni volla
che raggiungevano 1'imbarcadero di Villa
Erba, le star si
tramutavano in
mozzi efficientissimi: «Scen-
devano per primi ed erano loro ad assicurare la cima alla bitta: poi,
ci aiutavano a scendere».
ricorda incredulo Matteri.
Gli unici capricci li ha
fatti il producer Jerry
Weintraub: stregato dall'Aqua Riva, 1'ha piu volte requisito per tuffi privati a
Bellagio, ritardando ciak e
rientri all' hotel Clooney
(«Io pago tutto, io posso
tutto», la stringata autogiustificazione). Da segnalare anche una colossale
tirata d'orecchi subita da
«Achille» Pitt e da Matt
Damon, amici affiatatissimi: i due, approfittando di
una delle rarissime distrazioni dei loro guardaspalle, sono scappati con un
motoscafo d'appoggio per
scatenarsi con lo sci d'acqua. Non 1'avessero mai
fatto: in meno di dieci minuti, sono stati inseguiti,
raggiunti e redarguiti dalle
guardie del corpo che temevano 1'assalto dei fotografi e dal produttore terrorizzato dagli infortuni.
A proposito di Brad, ci
tocca dare una brutta notizia alle sue fan: i boatos
che lo davano in rotta con
la Aniston sono affondati
lungo le frequenti spole
tra Villa Oleandra e Villa
Erba. Al riparo delle tendine dell'AquaRiva, la
coppia piu bella del mondo era tutta un vortice di
baci e tenerezze assortite,
senza pero raggiungere i
picchi di passione di Mall
Damon e Luciana Barroso. Un po' freddi, invece,
George e Lisa e non perche scarseggiasse il Mar-
tini...
Julia Roberts e Catheri-
ne Zeta-Jones sono state
discretissime: per loro, poche scene e intere giomate
ammazzate per le stanze
di Villa Oleandra. A cena.
gli attori uscivano «sfusi»
tra Cemobbio e Bella-
gio, ma molto spesso restavano a casa, a far festa
fino alle 3 ai
bordi della piscina (inagibile per una notte, causa
guasto al depuratore). Tra
tanti divi a stelle e strisce,
il 7 giugno e spuntata la
nostra Denny Mendes,
scelta per la particina di
una delle amanti del collezionatore d'arte Vincent
Cassel: una sola giornata
di set, abbaslanxa per stilare una personalissima
classifica dei belli di Hol-
lywood. "George sprizza
fascino e carisma da tutti i
pori, Brad Pitt e bellissi-
mo, Matt nonnale: il piu
sexy, pero, è Vincent Cas-
sel», riassume Denny.
La Grande Festa. Era
fissata per la nove del 10
giugno, a riprese rivierasche finite. La produzione,
pero, ha spiazzato (quasi)
tutti, organizzando un cenone sull'Isola Comacina,
resa inespugnabile da una
trentina di guardaspalle in
assetto da guerra. L'8 giugno, alla Locanda dell' Isola di Benvenuto Puricelli,
magnifico maestro di fornelli e
cerimonie, si e
cosi ritrovata la
troupe al completo, un'ottanlina di persone
tra divi, cameramen, fonici,
autisti di motoscafi, un
giornalista in incognito
(indovinate chi?) e con la
diserzione di Julia Roberts, Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas.
Tutti hanno azzannato il
menu unico e fisso da 55
euro, dalle verdure freschissime alla trota alla
conlrabbandiera, dai rottami di polio (mangiati
con le mani da George,
Brad e compagnia recitante) alle arance alia castellana (con gelato al fior di vaniglia). Sulle portate, torrenti di vino bianco (il
Soave), e, per chiudere, il
caffe all'uso delle canaglie
in anni, bruciato insieme
a litri-di brandy in un pentolone. «Si tratta di un rito
per sconfiggere una maledizione scagliata su tutti
gli osti dell'isola dal vescovo di Como, Vidulfo: e datata 1169 e ha fatto piu vittime della peste», ha spiegato il Puricelli agli attori.
Ad assaggiare il caffe, ogni
sera viene chiamata una
vestale, «la piu bella don-
na di tutti i tavoli»: alla festa, 1'incombenza e toccata a Lisa, la ragazza di
George, felice di averla
spuntata sulla temibile
concorrenza.
Laglio. Per i lagliotti,
una setlimana di divieti e
una strana sensazione:
quella di essere stati chiusi
fuori dalla propria casa.
«Sono nata in questo paese c ora non posso fare un
passo senza che la polizia
mi chieda i documenti: li
chiedano al Clooney, i documenti!», e sbottata la signora Cristina, innervosita
dai controlli. Ancor prima
che cominciassero le riprese, era scoppiato un incidente diplomatico-religioso; alla testa del Grest
(il gruppo estivo), il parroco aveva promesso la presenza di G.C., ma questi,
subito identificato da tutti
in George Clooney, non si
e fatto vedere. II giorno dopo, una dozzina di contestatori ha rovesciato davanti a Villa Oleandra
trenta volantini in cui si
chiedeva a G.C. di levare le
tende. Ma lo stato d'assedio e non ha incrinato il
feeling che scorre tra i lagliotti e la Stella di Hollvwood. «A me non frega
nulla di tutto questo pandemonio», ci dice Alberto,
proprietario del ristorante
// Caniiere, che conclude:
«Quello che impona e che
Clooney è una persona
meravigliosa, assolulamente alla mano: gioca a
pallacanestro con i bambini di Carate, saluta tutti e
piu volte 1'ho visto aiutare
le vecchiette con i sacchetti della spesa». La cartolina piu bella, pero, la spedisce il signor G., che una sera dell'estate scorsa intercetto 1'attore sull'uscio di
Villa Oleandra: «Non sapevo chi fosse, e quando 1'ho
visto con un bicchierone
di vino rosso in mano, gli
ho detto, in dialetto: "Be-
vat duma ti?" ("bevi solo
tu?"). Be', sai cosa ha fatto,
il George? Mi ha passato il
vino e quando gli ho resti-
tuito il bicchiere, lui ha ripreso a berci dentro. Co-
me se nulla fosse, come un
fratello».
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